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Può Esistere Uno Sviluppo Sostenibile?

La Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo  (Commissione Brundtland) delle Nazioni Unite delineò una visione  ambiziosa per lo sviluppo sostenibile: un modello che garantisse la  soddisfazione dei bisogni attuali senza compromettere la  sopravvivenza delle generazioni future.

Questo concetto si basava  sulla compatibilità tra sviluppo economico e salvaguardia  dell’ambiente ma fino ad ora più che “salvaguardia dell’ambiente”  abbiamo assistito ad una salvaguardia dello status quo di chi  detiene il potere. I 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 (ONU) che  miravano a garantire un benessere globale a livello economico,  sociale e ambientale sembrano un miraggio e nonostante la  ricchezza mondiale sia in aumento (basti pensare alla crescita del  mercato del lusso) sempre più persone versano in condizioni di  povertà e disagio.

Il risultato è un quadro globale in cui lo  sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e il consumo senza  limiti pongono seri rischi per il futuro della nostra società e del  pianeta. 

Via Come creare uno sviluppo sostenibile? 

Il vero punto interrogativo è come creare uno sviluppo sostenibile  in grado di mettere seriamente in discussione i nostri modelli  culturali e le nostre priorità. L’economista-filosofo Serge Latouche,  in risposta a ciò, propone il modello della “Decrescita Felice”  basato sull’idea di ridurre la produzione e il consumo e riorientare  le nostre società verso valori quali la solidarietà, l’autonomia, e la  qualità della vita.

Come sottolineato da S.Latouche “La decrescita  felice si basa sulla volontà di mettere in discussione il dogma della  crescita economica come unica soluzione ai problemi dell’umanità”  l’economista e filosofo sostiene che riducendo la dipendenza dal  consumismo e promuovendo una vita più semplice e sostenibile, le persone possono trovare maggiore soddisfazione e benessere,  oltre a ridurre l’impatto negativo sull’ambiente.  

Lo sviluppo sostenibile offerto dalle grandi multinazionali, tramite  politiche Green destinate per consumatori insoddisfatti, sembra  quasi un utopia poiché la crescita è illimitata e per sopravvivere  avrà sempre bisogno di nuovi mercati, risorse e soprattuto nuova  ricchezza per garantire il funzionamento del meccanismo.

Fino a  quando lo scopo ultimo sarà il profitto e la competizione le parole  “Sviluppo” e “Sostenibile” resteranno una l’antitesi dell’altra.

 

Articolo di Nicola Di Rado