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Premio Fabrizio De André 2024: l’eredità di un Cantautore che continua a parlare alle nuove generazioni

La 23ª edizione del Premio Fabrizio De André – Parlare Musica ha riportato la magia della musica d’autore nel cuore di Roma, tra la gente, di tutte le età, precisamente in Piazza Fabrizio De André alla Magliana, dove tutto è iniziato, per due serate indimenticabili, il 20 e 21 settembre 2024. Dopo un decennio di assenza da questa piazza simbolica, l’evento non ha deluso le aspettative, accendendo i riflettori su artisti emergenti e nomi di spicco del panorama musicale italiano.

Piazza Fabrizio De Andrè, Magliana (Roma)

Patrocinato dalla Fondazione Fabrizio De André Onlus, promosso e sostenuto dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale con il coordinamento del Dipartimento Attività Culturali, con la produzione esecutiva di iCompany, la direzione artistica di Luisa Melis, il supporto organizzativo di Zétema Progetto Cultura e la collaborazione con LEA e SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, il Premio Fabrizio De André è reso unico dalla sua capacità di andare oltre la semplice commemorazione. Non è solo un omaggio al grande cantautore, ma un vero e proprio trampolino di lancio per nuovi artisti che vogliono esprimere qualcosa di autentico e profondo, senza paura di uscire dagli schemi. È qui che la musica incontra la poesia, l’arte visiva e la capacità di raccontare storie con un linguaggio personale e universale allo stesso tempo.

Quest’anno, la vittoria nella sezione Musica, decretata dalla Giuria presieduta da Dori Ghezzi, e diretta da Luisa Melis , che ha visto presenti Massimo Bonelli (Produttore esecutivo), Miguel Gotor (Assessore alla Cultura di Roma Capitale), Gianni Paris, Luca De Martino (Assessore alla Cultura del Comune di Isernia), Roberto Sironi, Vincenzo Costantino Cinaski, Alessia Pistolini, Paolo Talanca, Fausto Pellegrini, Rossella Diaco, Piero Cademartori, Ilaria Pilar Patassini, Elizabeth Boudjema, Teresa Mariano, Mauro Ermanno Giovanardi, Pino Marino, Massimo Poggini, è andata a Santoianni, premiato dalla stessa Dori Ghezzi in presenza del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che con “Questa canzone non vale niente” ha saputo incantare per la sua semplicità e il suo coraggio di non prendersi troppo sul serio, rivelando un messaggio che arriva dritto al cuore.

da sin. Marco Carrara, Paolo Talanca, Dori Ghezzi, Santoianni, Roberto Gualtieri Sindaco di Roma, Luisa Melis, Gianni Paris, Massimo Bonelli

Nella sezione Poesia, Monica Pagnotta ha trionfato con l’opera “Noi”, mentre Mario Marasà ha vinto la sezione Pittura con “Al vento e ai baci”, un’opera che omaggia con delicatezza e profondità l’universo poetico di De André.

Tra i momenti più attesi, la consegna della Targa Faber ha acceso l’entusiasmo del pubblico. A riceverla sono stati Ron, una delle figure cantautorali centrali della musica italiana, e Ariete, giovane cantautrice capace di parlare alle nuove generazioni con una sensibilità rara. Due artisti di epoche diverse, ma accomunati dalla stessa forza di emozionare con autenticità.

Ariete, Targa Faber, e Dori Ghezzi

La Targa “Quelli che cantano Fabrizio”, premio riservato alla miglior reinterpretazione delle canzoni di De André, è stata assegnata ai Perturbazione, che hanno saputo donare nuova vita ai brani del maestro genovese con un tocco di originalità.

da sin. Paolo Talanca, Dori Ghezzi, Tommaso Cerasuolo, voce dei Perturbazione, Targa “Quelli che cantano Fabrizio”

Le due serate, presentate da Marco Carrara e Paolo Talanca, sono state un continuo alternarsi di emozioni, con ospiti come Neri Marcorè, già Targa Quelli che cantano Fabrizio, Andrea Rivera, con un componimento che ha utilizzato tutti i titoli dei brano di De Andrè e con una dedica a Willy Montero, Enzo Avitabile, che ha ribadito dal palco e con i suoi brani STOP A OGNI TIPO DI GUERRA, e Squillante, il vincitore del Premio dello scorso anno, che hanno dato ulteriore lustro a un evento già carico di significato. Questa edizione è stata anche un momento di riflessione e ricordo, con la dedica speciale al giornalista e scrittore Massimo Cotto, scomparso di recente, che per tanti anni ha presentato il Premio.

Enzo Avitabile

Ma quello che davvero distingue il Premio Fabrizio De André è il suo spirito, la sua capacità di creare un ponte tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione. È un evento che non si limita a guardare indietro, ma che si proietta in avanti, dando spazio a nuove voci, nuove idee e nuove forme di espressione. La musica d’autore, grazie a eventi come questo, si conferma non solo viva, ma in continua evoluzione, capace di parlare a tutte le generazioni.

Questa edizione ha dimostrato che il Premio Fabrizio De Andrè non è mai solo una celebrazione nostalgica: è un viaggio attraverso le emozioni, le storie e le visioni di artisti che, come il cantautore genovese, hanno il coraggio di raccontare la verità senza filtri. Un viaggio che vale la pena di fare, ogni anno, e che Radio Kaos Italy non vede l’ora di raccontare nuovamente.

Stella Valzecchi e Sabrina Sicara di Just Folk