Cinema e ambiente. Il cinema riflette sul futuro del pianeta: 5 film (+1) tra distopie e crisi ambientali
Cinema e ambiente: il cinema ha sempre avuto un occhio attento sul futuro, spesso immaginandolo come un luogo ostile e decadente. Dalla desertificazione alla crisi dell’acqua, dall’industria alimentare fuori controllo fino a esperimenti scientifici sfuggiti di mano, i film ci hanno mostrato scenari apocalittici che, purtroppo, somigliano sempre più alla realtà.
Se un tempo la fantascienza ambientale sembrava solo un monito lontano, oggi è una riflessione necessaria sul mondo che stiamo costruendo. Tra distopie inquietanti e racconti di sopravvivenza, queste storie ci mettono davanti a una domanda cruciale: cosa accadrà se continueremo a ignorare i segnali del pianeta?
Ecco cinque film (+1) che, tra spettacolo e denuncia, distopia e realtà, raccontano il nostro rapporto con la natura e le conseguenze delle nostre scelte, non solo intrattengono ma ci costringono a riflettere sul futuro del nostro pianeta. La finzione diventa specchio di un mondo possibile, che possiamo ancora scegliere di evitare.
Flow – Un mondo da salvare (2024) – Gints Zilbalodis
Un’avventura visiva senza dialoghi, poetica e potente. Flow – Un mondo da salvare ci trasporta in un mondo sommerso dall’acqua, dove un gatto e un gruppo di animali, tra cui un capibara, un lemure e un cane, cercano di sopravvivere su una barca. In un racconto privo di parole ma ricchissimo di emozioni, il film riflette sull’importanza della solidarietà e dell’adattamento davanti a una catastrofe ambientale. Una piccola gemma dell’animazione, già candidata agli Oscar 2025.
Il Robot Selvaggio (2024) – Chris Sanders
Tecnologia e natura si incontrano in questo emozionante film d’animazione. Roz, un robot progettato per compiti industriali, naufraga su un’isola selvaggia e impara a vivere in armonia con gli animali. Dietro la storia di sopravvivenza si cela una riflessione profonda sul rapporto tra tecnologia e ambiente, e su come l’empatia sia il vero motore per salvare il pianeta.
Il mondo dietro di te (2023) – Sam Esmail
Un thriller angosciante che riflette sull’interconnessione tra tecnologia, ambiente e società. Una vacanza in una lussuosa casa si trasforma in incubo quando il mondo esterno collassa senza spiegazioni: blackout, sistemi fuori uso e la natura che si ribella. Tra paranoie e tensioni sociali, il film esplora il terrore dell’incertezza e i rischi di un mondo iperconnesso ma fragile. Un monito su come l’ecosistema digitale e quello naturale siano più legati di quanto immaginiamo.
Interstellar (2014) – Christopher Nolan
Un classico moderno. In un futuro reso invivibile dal cambiamento climatico, l’umanità è costretta a cercare una nuova casa tra le stelle. Nolan intreccia scienza e sentimento in un racconto che parla di sacrificio, speranza e delle conseguenze delle nostre scelte ambientali. Memorabili la colonna sonora di Hans Zimmer e il monito che il film lancia: “Non abbandoniamo la nostra casa”.
Okja (2017) – Bong Joon-ho
Un film che colpisce allo stomaco, tra denuncia sociale e satira. Una ragazzina lotta per salvare il suo amico Okja, un super-maiale creato da una multinazionale per rivoluzionare l’industria alimentare. Bong Joon-ho smaschera l’orrore del consumismo sfrenato e dell’industria della carne, con uno sguardo crudele ma necessario sui danni che infliggiamo alla natura.
Snowpiercer (2013) – Bong Joon-ho
Ancora Bong Joon-ho, questa volta in un viaggio distopico su un treno che corre senza sosta su una Terra ghiacciata. Il riscaldamento globale è stato fermato con un esperimento fallito, condannando i superstiti a vivere in un sistema chiuso e spietato. Tra lotta di classe e crisi climatica, il film ci ricorda quanto l’ambiente e la società siano intrecciati.
Approfondiremo l’argomento martedì 18 febbraio 2025 durante Preferito Cinema Show, in onda dalle 16 alle 17. Ospite speciale della puntata Marco Merola, giornalista, fondatore e autore del webdoc Adaptation.
