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Il Salotto Territori Musicali: un viaggio tra memoria, musica e identità collettiva

Ci sono eventi che non si limitano a raccontare una storia, ma la fanno rivivere. Il Salotto Territori Musicali è nato dalla collaborazione di Giorgio Tupone ed Enrico Gallo di Mediterre. A quest’ultimo è stata affidata la Direzione Artistica dell’evento, che si è tenuto presso il Caffè delle Esposizioni a Roma. Il Salotto Territori Musicali è stato esattamente questo: un’immersione profonda in un patrimonio culturale che non è solo passato, ma presente vivo e pulsante.

Da anni, con Just Folk su Radio Kaos Italy, mi occupo di tradizioni popolari, di musica e di quel sapere antico che si tramanda da generazioni. Il 12 febbraio è stato un’esperienza collettiva di condivisione.

La forza della tradizione sul palco

La serata si è aperta con Daniele Mutino, cantastorie e antropologo musicale che, con la sua fisarmonica, ha dato voce a storie di ieri e di oggi, mescolando narrazione e musica in un flusso che ha catturato subito il pubblico.

Poi è stata la volta di Camillo De Felice, artista e poeta di strada che ha riportato in scena la forza e l’irriverenza della tradizione napoletana attraverso Pulcinella, con versi che miscelano arte e scienza, emozione e denuncia sociale.

Silvia Pallini, sociolinguista, ha invece aperto uno squarcio su un aspetto meno noto della nostra cultura popolare: il legame tra l’Italia e la comunità albanese, raccontando il suo percorso di ricerca sulle radici arbëreshë e la loro evoluzione nei contesti locali.

Il viaggio nelle sonorità del Sud è proseguito con Riccardo Cananiello, attore e danzatore, che ha portato l’energia del suo Salento sul palco con un racconto emozionante fatto di gesti e parole. E con Mattia Dell’Uomo, che attraverso tamburi e canti ciociari ha rievocato i suoni più arcaici della nostra tradizione, creando un ponte tra passato e presente.

L’atmosfera è stata accesa anche dalle danze del gruppo Sud in Ballo, un collettivo di maestri di balli popolari del Sud Italia, trasformando il pubblico in parte attiva della celebrazione. Perché la tradizione, quando è vera, non si guarda da lontano: si vive, si partecipa, si tramanda.

Un archivio vivo della cultura popolare

L’evento è stato parte del più ampio progetto Territori Musicali, una piattaforma che non è solo archivio, ma una rete di memoria attiva, dove le tradizioni si raccolgono, si raccontano e si condividono attraverso la Web TV, l’archivio audiovisivo, le mappature e i percorsi di ricerca che Folk Media A.P.S. porta avanti da anni.

Il Salotto Territori Musicali ha dimostrato ancora una volta quanto sia importante creare spazi in cui la cultura popolare possa essere vissuta, non solo studiata. Perché la tradizione non è nostalgia, ma identità. È il filo invisibile che tiene insieme le generazioni, che trasforma la memoria in strumento per comprendere il presente e immaginare il futuro.

Il Salotto Territori Musicali – prossimo appuntamento: 26 febbraio

Dopo il grande successo di questa prima serata, l’appuntamento con il Salotto Territori Musicali torna il 26 febbraio, sempre al Caffè delle Esposizioni. Un’altra occasione per lasciarsi trasportare dalle voci, dai suoni e dalle storie che rendono unico il nostro patrimonio culturale.

 

 

Per chi vuole saperne di più sulle attività di Territori Musicali e sulle iniziative future, è possibile visitare:

📌 territorimusicali.it

📌 folkmedia.it

Ci vediamo il 26 febbraio, per un altro viaggio nella nostra storia collettiva. Perché la tradizione è un bene prezioso: va vissuta, raccontata e, soprattutto, condivisa.

 

 

 

 

Qui link evento:

 

 

Articolo a cura di: Stella Valzecchi